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Il nono treno

  • Paola Maffia
  • 30 nov 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 13 gen

Il nono treno non ce l'aveva fatta e di quei passeggeri innocenti non si seppe più nulla. Che fine avevano fatto? Avrebbero patito la fame? Il freddo? L'umiliazione della segregazione? O avrebbero addirittura assaporato la morte? Nicholas non si dava pace: aveva fatto tutto ciò che era in suo potere per salvare quanti più piccoli possibile, ma solo otto treni erano riusciti a raggiungere l'Inghilterra. Non c'era più tempo: in lontananza si sentiva già il rumore degli stivali nazisti in arrivo e, da quel momento in poi , Praga non sarebbe stata più la stessa.

* * *


Che nottataccia! Simone era esausto e fuori di sé: erano stati svegli tutta la notte a gettar reti ma non avevano preso nemmeno un pesce. Com'era possibile? Aveva una famiglia da mantenere! Senza contare le tasse imposte da quei rozzi pagani con la cresta sull'elmo! Non poteva certo più permettersi una notte come quella! Scese dalla barca con il cuore pesante; per quanto tempo ancora avrebbe dovuto sopportare tutto ciò ? Quando sarebbe tornato il Messia che tutti stavano aspettando?

* * *


Tutto era iniziato durante un suo viaggio di piacere in Cecoslovacchia. Nicholas Winton non aveva potuto far finta di niente: i bambini ebrei del ghetto, profughi in un mondo che era diventato troppo crudele per accoglierli, avevano il diritto di ritrovare la dignità che era stata loro strappata. C'era una sola soluzione a questo scempio: portarli via e farlo subito. Avrebbe trovato delle famiglie inglesi disponibili ad ospitarli e poi ne avrebbe organizzato il trasferimento con il consenso dei loro genitori. Dopotutto, "Se vuoi fare qualcosa, fallo!" era sempre stato il suo motto.

* * *


Tornati a riva, i pescatori rividero quell'uomo attorniato dalla folla, e si stupirono quando questi, salito sulla barca di Simone, lo pregò di scostarsi leggermente da terra. Il pescatore non disse nulla e fece come gli fu richiesto. Tutti ascoltarono le Sue parole mentre ammaestrava la folla e ne restarono meravigliati: costui non era certo un uomo ordinario.

* * *


Non appena rientrato in Inghilterra, grazie anche all'aiuto di alcuni complici a Praga, Nicholas mise mano ad un lavoro titanico: ottenne permessi e consensi quando possibile e ne falsificò altri, quando gli ostacoli si facevano invalicabili. Il risultato sperato fu raggiunto prontamente e, fra sbuffi di locomotiva e sferragliare su rotaie, ben 669 bambini, ignari del loro destino, furono portati in salvo. Ben pochi di essi poterono riabbracciare le loro famiglie.


* * *


Quando Egli disse a Simone di prendere il largo e gettare di nuovo le reti, gli sembrò davvero troppo. Come poteva Costui avanzare una richiesta così assurda? "Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati e non abbiamo preso nulla" , replicò. "Però, secondo la tua parola, getterò le reti". Dopotutto non aveva più nulla da perdere.

* * *


Passarono gli anni. La guerra era finita da tempo e Nicholas non aveva mai parlato a nessuno della sua impresa. Ai bambini di Praga, ormai uomini e donne, era stata data la possibilità di sopravvivere, ma nessuno di essi era a conoscenza di chi avesse salvato loro la vita. Fino a quando … la signora Winton non trovò, nascosta in soffitta, la lista dei nomi di quei passeggeri speciali e decise, ad insaputa del marito, di avviare una ricerca.


* * *


Le reti non riuscivano più a contenere tutti quei pesci e rischiavano di spezzarsi per il troppo peso. Furono necessarie due barche per trasportare tutto il pescato, eppure Simone era sicuro di averci provato tutta la notte senza successo.

* * *


Nicholas fu invitato ad una trasmissione televisiva, durante la quale, mentre veniva narrata la sua impresa, scoprì di essere seduto fra un pubblico molto speciale: un pubblico costituito da parte di quei 669 bambini, (ora adulti), che gli dovevano la vita.


* * *


Chi era Costui? Che prodigio era questo? Come era stato possibile tirare su tutto quel pesce dopo una notte intera di magra? Le parole che il Maestro rivolse a Simone sembrarono venire incontro al rumore assordante dei suoi pensieri per alleviarne il frastuono. " Non temere, da ora in poi sarai pescatore di uomini". Da quel momento in poi Simone e i suoi amici, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono. Nulla sarebbe stato più lo stesso.

* * *

Quanti di noi, come Nicholas Winton, riusciranno ad abbracciare le persone che, grazie al loro impegno, hanno ottenuto salvezza ? Quanti di noi, come Simone e i suoi amici, potranno gioire nel vedere le proprie reti appesantite da una pesca miracolosa? Non c'è più tempo: in lontananza si sente già il rumore degli stivali dell'esercito nemico che avanza e, fra poco, il mondo non sarà più lo stesso.




Paola Maffia




1 Comment


Ire
Ire
Feb 17, 2024

Bellissimo!!!!

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